Una recente ricerca di Quocirca ha evidenziato come la priorità più alta negli investimenti aziendali nei prossimi 12/24 mesi sarà incrementare la sicurezza dell’infrastruttura informatica. In quest’ambito il focus maggiore riguarda le soluzioni su piattaforme applicative cloud o ibride, e-mail, reti pubbliche ed endpoint tradizionali. I rischi legati all’ambiente di stampa occupano solo il quinto posto nelle priorità relative alla sicurezza, poiché spesso non si ha la consapevolezza che sono a tutti gli effetti degli endpoint integrati nell’ambiente IT.

Nell’ultimo anno, oltre due terzi (68%) delle organizzazioni hanno subito perdite di dati o data breach a causa di ambienti di stampa non sicuri e non correttamente presidiati. Oltre al costo diretto che comportano tali perdite ce ne sono molte altre che impattano negativamente sulle aziende come l’interruzione delle attività dopo la violazione e la conseguente perdita di continuità aziendale.

I potenziali rischi legati all’ambiente di stampa non gestito posso venire da molte fonti: la RAM dei dispositivi, l’hard disk, le schede SSD, le immagini latenti impresse sul tamburo, il rilascio non presidiato delle stampe, ecc.

Anche la non corretta gestione dei dispositivi al termine del periodo di noleggio può rappresentare una minaccia alla sicurezza poiché spesso si tralascia di rimuovere. Per risolvere questo problema Ricoh fornisce il servizio di Data Cleansing che provvede alla rimozione di tutti i dati per garantire la riservatezza di tutti i dati rilasciando rilascio un certificato che attesta la conformità alle normative sulla protezione dei dati.

È quindi indispensabile affidarsi a partner competenti che offrano soluzioni di stampa gestita (MPS) in grado di mitigare il rischio di perdita di dati e data breach che possano compromettere la fiducia e reputazione dei clienti nelle capacità delle società di far fronte a queste minacce.